Storia di un fagiolo sbarcato nello spazio….
Era il 2014 e fervevano i preparativi per l’imminente sbarco nello spazio della missione Futura, gli occhi di tutto il mondo erano puntati su Astro Samantha, prima astronauta donna italiana a soggiornare 6 mesi nella stazione spaziale internazionale. In tutto il Piemonte invece, l’attenzione era per lei, la Piattella canavesana che da Cortereggio, piccola frazione di San Giorgio, sarebbe partita alla conquista del cosmo proprio all’interno del menù di Samantha Cristoforetti. I nutrizionisti della Space food lab di Argotec, azienda ingegneristica torinese, hanno infatti selezionato la Piattella proprio per le sue importanti proprietà nutritive.
Questo piccolo fagiolo bianco è un presidio Slow Food ed è coltivato solo in questo territorio, una produzione limitata che ha dato vita all’Associazione produttori Piattella Canavese di Cortereggio proprio per tutelare la coltivazione. Come tutte le cose preziose, questo fagiolo è molto delicato per questo motivo, secondo una tradizione secolare, viene seminato nei campi di mais e cresce arrampicandosi sulla pianta di mais che la protegge dal sole. Il fagiolo quindi riceve dal mais l’ombra di cui ha bisogno per sopravvivere e in cambio cede al terreno azoto che aiuta invece il granturco. La sua buccia sottilissima è quasi impercettibile proprio per questo ha un sapore delicato. Non serve l’ammollo ma per dare il meglio di sé va cotta in una pentola di coccio a fiamma bassa per circa 5 ore… Nella cucina tradizionale nel canavese viene cotta insieme alle cotenne del maiale ma può essere usata per zuppe, minestre e se l’associazione ha sperimentato anche il gelato alla piattella io mi sono indirizzata per un piatto più classico… un piatto unico da mangiare tiepido ma chissà in futuro se assaggerò anche una versione dolce…
INGREDIENTI
- 180 gr di orzo
- 1 melanzana
- 1 zucchina
- 1 peperone rosso
- 150 gr di Piattella Canavesana di Cortereggio (Presidio Slow Food)
- basilico
- olio d’oliva
- cipolla
- sale
- pepe
PROCEDIMENTO
Cuocere l’orzo in acqua salata per circa 15 -18 minuti, scolare e passare sotto l’acqua fredda per bloccare la cottura. In una pentola mettere la cipolla tritata finemente e un filo d’olio lasciare imbiondire e aggiungere le verdure lavate e tagliate a tocchetti. Coprire e lasciar cuocere per circa 15 – 20 minuti a fiamma bassa. Versare a questo punto l’orzo nella pentola con le verdure e la piattella cucinata in precedenza ( servono almeno 5 ore in una pentola di coccio a fiamma bassa secondo i metodi tradizionali, io ho usato una normale pentola a fondo alto) lasciare sul fuoco qualche minuto per far insaporire il tutto. Aggiungere sale, pepe e basilico tritato.
Servire tiepido con un filo d’olio a crudo.